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Italia ostaggio di lobbies e di violenti?

lentepubblica.it • 22 Febbraio 2017

Codici logoClasse politica e Governo assoggettati ai facinorosi violenti e alle lobbies, a causa di regolamentazioni normative non arrivate a tempo debito? La denuncia dell’Associazione CODICI.

 


 

Classe politica e Governo assoggettati ai facinorosi, ne bastano un pugno che si comportano come se fossero in curva allo stadio, per far tentennare una classe politica, grazie alla quale ci troviamo in questa situazione. Se infatti fosse stata regolata la materia tempo addietro, non si ritroverebbero presi per la collottola a dover sottostare alle minacce di una lobby che ostacola il progresso e la concorrenza.

 

Non ci risulta che i librai con l’avvento di Amazon, seppur penalizzati dai suoi prezzi inferiori, abbiano messo a ferro e fuoco le città, oppure i rivenditori di cd audio quando itunes ha permesso di acquistare la musica online.

 

Un Governo degno di questo nome infatti, non può farsi intimorire dalle lobbies e dai violenti, che segnale si dà al Paese, forse che ogni tipo di riforma e di progresso può essere bloccato e tenuto in ostaggio?

 

La politica deve avere il coraggio di fare le riforme, queste fanno progredire un Paese, infatti se l’Italia è rimasta ingessata per decenni è perché la classe politica bada ad essere riconfermata e per ottenere ciò bisogna rimanere immobili per non urtare la sensibilità delle lobbies.

 

E’ insensato che in Italia ogni volta che si tenti di riformare e queste si oppongono, si paralizza una intera nazione, pensiamo cosa sarebbe la Germania di oggi se Gerhard Schröder non avesse avviato le impopolari riforme alla fine degli anni novanta, che sono state avversate dalla sinistra dell’SPD e da parte del sindacato. Le hanno permesso di arrivare ad essere ciò che è oggi, certo Schröder non fu rieletto, ma una classe politica degna di questo nome avvia delle riforme per il bene della propria nazione, non pro domo sua.

 

In Italia l’imperativo invece, è sostare il più a lungo possibile all’interno delle Camere o delle sue “anticamere”, anche se per ottenere la pensione da parlamentare alla fine basta rimanere per cinque anni in carica.

Fonte: CODICI
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